La conviviale del 21 gennaio 2014

Baraldi e TanakaQuella del 21 gennaio è stata una serata interna alla Secchia Rapita. Il nostro socio PDG Mario Baraldi ci illustra quanto sta facendo il Rotary International per la pace nel Mediterraneo coi Comitati Interpaese. Date la complessità e specificità del tema abbiamo chiesto a Mario di scriverci alcune brevi parole : ecco il testo del suo intervento.                                                                                                                                                               “I comitati interpaese hanno avuto origine da una iniziativa di Rotary Club tedeschi e francesi che negli anni 1945-50 hanno lanciato l’idea di associare Club dei due paesi al fine di ristabilire amicizia e pace dopo la seconda guerra mondiale. Dopo le prime esperienze che hanno portato a concretizzare nel 1950 il primo CIP, l’idea ha iniziato a diffondersi in Europa e nel resto del mondo. I vari CIP sono oggi circa 250 nel mondo e sono coordinati da un Comitato Interpaese eletto ogni tre anni.  Il Comitato Interpaese (ICC) ha un Presidente, un Segretario, un Tesoriere e diversi Consiglieri  nominati all’interno dei coordinatori nazionali dei vari CIP attivati nei singoli paesi.

L’ICC può attivare task force particolari per affrontare  problemi speciali con progetti specifici per particolari aree. Ad esempio al meeting sulla Pace di Berlino (Presidente Internazionale S. Tanaka) è stato deciso dall’ICC di attivare speciali progetti di pace focalizzati alle precipue esigenze di tre aree quali i Balcani, il Sud America e il Mediterraneo. In particolare per quest’ultima è stata creata una task force comprendente i coordinatori nazionali dei 16 paesi che si affacciano sul Mediterraneo, affidando il coordinamento di questa iniziativa (Mediterranean Peace Intitiative, MPI) al PDG Mario Baraldi (Advisory Board Member ICC), referente al Presidente Internazionale ICC.

L’attivazione di tale MPI ha iniziato la sua gestazione già al meeting distrettuale sulla Pace di Reggio Emilia del 2010 dove, utilizzando la locandina del Congresso con riprodotto il ponte di Calatrava, si è pensato unitamente a Orsçelik Balkan, Gianni Jandolo, Serge Gouteryon, che fosse necessario “gettare ponti” tra i paesi del Mediterraneo, troppo spesso in ambascia per conflitti interni. Si sono succeduti diversi meeting internazionali prima che questa idea fosse definitivamente concretizzata nel MPI come è avvenuto a Berlino e successivamente, per la ratifica istituzionale, al congresso internazionale di Lisbona del 2013.

L’attività dell’ICC e dei CIP non è finanziata direttamente con i fondi del RI e delle RF anche se questa attività è regolata ufficialmente dal Code of Policies al capitolo 37.030 e seguenti. Sia ICC che CIP dipendono per la parte finanziaria e per le nomine e loro riconferme dai singoli Distretti dei singoli paesi. I Governatori dei Distretti interessati possono attivare CIP con altri paesi e proporre i relativi responsabili segnalando il tutto ad un Coordinatore nazionale che viene eletto ogni 3 anni dai Governatori stessi e rimane in carica per un triennio con conferma o revoca annuali. Il contributo economico dato dai Distretti al Coordinatore nazionale è considerato sufficiente soltanto per coprire le spese istituzionali. E’ chiaro che lo sviluppo di iniziative particolari come ad esempio MPI richiede non solo idee applicabili per la pace nel Mediterraneo ma soprattutto la capacità di coagulare le notevoli risorse necessarie a piani di pace interpaese.

Avendo già esposto ai vari meeting internazionali alcuni punti che ritengo utili per sviluppare il suddetto progetto quali la sanitizzazione dell’acqua, l’alfabetizzazione e l’espansione di programmi sociali tra  giovani di diverse estrazioni cresciuti insieme, dovrò ora concentrarmi sul reperimento di fondi.

Nel nostro paese sono attualmente operanti 18 CIP di cui un paio sono attivi ufficialmente nel Distretto 2072 (Italia-Russia e Italia-Israele). Ogni CIP ha un responsabile interpaese coadiuvato da un Segretario e da un Tesoriere. I responsabili dei singoli CIP devono rapportarsi ai Governatori dei Distretti e al Coordinatore Nazionale CIP.

Mi è sembrato utile, prendendo l’occasione della carica affidatami a Berlino, di dare informazione a tutti Voi di quale sia l’attività dei CIP e dell’ICC visto che l’attività di queste iniziative non è argomento usuale. Poiché i CIP si adoperano per diffondere la conoscenza reciproca tra i Paesi, attivare progetti bilaterali negli stessi, rafforzare l’amicizia tra i rotariani dei diversi Paesi, credo che sia giusto essere informati e possibilmente far parte di tali iniziative.

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