Resoconto della serata di Martedì 4 luglio 2017

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La villa è stata costruita in diverse epoche a iniziare dalla torre che risale, nella sua forma attuale, alla fine del 1400 ma che nacque probabilmente come torre di avvistamento o matildica.
In un rogito del 1612 si descrive la villa che Bartolomeo Pacciani vendette a Rino Beleardi, nobile modenese che la mantenne fino al 1772 quando la famiglia si estinse. Nella descrizione dei beni dell’ultimo Beleardi, compare un disegno della Villa denominata “Casino”, come era d’uso al tempo per le abitazioni signorili di campagna. La pianta risulta a ferro di cavallo intorno al cortile, chiuso da un muro con un’arcata d’ingresso. Sull’arcata due stemmi ricordano la città di Modena e, probabilmente, la famiglia proprietaria. In seguito risulta che i Sanguinetti, ebrei modenesi, nel 1797 vendettero alla signora Zanni vedova Ricci. Per successione arrivò al nipote Francesco Ricci che nel 1864 la vendette alla N.D. Teodolinda Pedretti in Boccolari. Nel 1879 il Cavaliere Andrea Corassale la acquistò come dote per la figlia Rosina che sposò l’ingegnere Silvio Canevazzi. La Villa, ormai completa delle due stanze d’angolo ai lati della torre, in questo periodo subì le ultime variazioni con l’apertura dei portoni ad arcata e l’aspetto neo medioevale con le merlature in facciata e i torrini del cortile interno.
Infine, nel 1977 l’Ing .Aurelio Bertocchi, acquista la villa, la casa del custode, la ghiacciaia, il pozzo, il forno e il Parco storico, ornato da rari esemplari di querce risalenti al ‘500 ed un viale ottocentesco di ippocastani che conduce all’area dove venne realizzato uno dei primi campi da tennis di Modena.

Prima campana rotariana per il neo Presidente del Rotary Club di Modena Cesare Brizzi. Nel corso del consiglio direttivo che si è svolto presso Villa Canevazzi Bertocchi di Corletto, un antico edificio risalente al 1400 nato probabilmente come torre matildica, l’architetto Brizzi ha presentato le commissioni e organigramma del club evidenziando il programma dei mesi estivi e quello autunnale. Prima del consiglio si è svolta la conviviale, aperta ai coniugi, in cui il Presidente ha affermato di volere dare valore, nei suoi progetti, ai soci nelle loro professionalità. L’obiettivo è utilizzare al meglio le loro competenze in un quadro generale che tenga conto, in primis, del patrimonio storico e artistico del territorio modenese.

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